La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
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tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
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del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
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realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica). La
cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati
che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva
la rappresentazione delle Ombre cinesi,
mentre in Europa
abbiamo studi ottici
sulle proiezioni tramite
lenti fin dal 1490, con la camera
oscura leonardiana. Fu però dal XVIII secolo
che nacque l'antenato
più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete
di una stanza
buia immagini dipinte
su vetro e illuminate da una candela
dentro una scatola
chiusa, tramite un foro con una lente.
Simile, ma opposto
per modo di fruizione, era il Mondo nuovo, una scatola chiusa
illuminata all'interno dove però si doveva guardare
all'interno per vedere
le immagini illuminate:
tipico degli ambulanti
tra XVII e XX secolo,
rendeva possibile una fruizione anche di giorno,
anche all'aperto. Dopo la nascita
della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi.
Sfruttando i principi
dei dispositivi ottici
del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare
fotografie in successione,
in modo da ricreare un'illusione
di movimento estremamente
realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero
buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison
(ispirato al "mondo
nuovo") e il Cinematografo dei Fratelli Lumière
(ispirato alla lanterna
magica).